“LA LUCE” IV DOMENICA DI QUARESIMA B
Se provate a camminare nel buio, in quello più assoluto dove nessuna fonte luminosa emetta il minimo bagliore, prima o poi, anche se usate tutte le attenzioni e accortezze possibili, sbatterete da qualche parte.
E’ questa la condizione dell’uomo lontano da Dio.
Non solo. Siccome l’uomo lontano da Dio è un superbo, inizierà a camminare dapprima aiutandosi con le braccia, andando piano, prendendo piccoli urti, roba da poco, ma poi, presa un po’ più di sicurezza in se stesso, inizierà ad andare più veloce, più spedito, e inevitabilmente andrà a sbattere il muso, il piede o lo stinco in qualche ostacolo che gli farà molto male.
Basta una piccola luce, una fiammella di candela, un led del cellulare per camminare senza sbattere da qualche parte e farsi male, senza perdere tempo a cercare la strada giusta. Tale è l’uomo di Dio, che si fida di Lui.
Ed allora come si fa ad odiare la luce? Come si fa a camminare nelle tenebre? Bisogna essere proprio degli stolti….