La storia
La parrocchia fu eretta il 1° luglio 1977 con il decreto del cardinale vicario Ugo Poletti “Il Sommo Pontefice” ed affidata al clero diocesano di Roma.
La chiesa, inaugurata il 16 aprile 1983, ha facciata di modesta altezza con ampio ingresso tripartito e interamente vetrato. L’aula, a pianta quadrata, è segnata in pianta da quattro colonne in calcestruzzo armato, che sorreggono altrettante porzioni di tetto separate da due lucernari a nastro, che disegnano una croce.
L’area presbiterale, rialzata e arretrata rispetto alla parete di fondo, parzialmente vetrata, si configura come un volume absidale con bassa copertura interrotta da un lucernario cilindrico.
Sul fronte principale completamente vetrato con disegno interrotto da architrave in cemento armato, dal 2014 è presente l’opera …
L’autore del progetto è Ennio Canino (1924 Castellammare di Stabia – 2001 Parigi), uno dei maggiori maestri dell’architettura sacra del XX secolo; amico e consulente di Paolo VI.
Canino ha impostato l’approccio del nuovo linguaggio architettonico sacro successivo al Concilio Vaticano II, realizzando ben tredici chiese moderne.
Tra le principali opere, oltre questa, figurano: quella di Stella Maris a Ostia, e a Roma la Chiesa madre dell’ordine delle Salette a Monteverde, la Chiesa di San Marco all’Eur, quella di San Liborio al Nomentano, la chiesa dei Santi Martiri dell’Uganda alla Montagnola, Santissimo Redentore a Val Melaina e la sede del Banco di San Paolo in piazza dell’Opera.
Libero docente di composizione architettonica ha insegnato all’Università di Roma e a quella di Notre Dame negli Stati Uniti; Canino ha scritto, inoltre, numerosi saggi sull’architettura liturgica e sulla strutturazione dell’ambiente urbano.
Il 1 marzo del 1992 la visita di papa Giovanni Paolo II